Ilva:”rinfresco la memoria a Calenda: a febbraio affermava che accordo di programma va rispettato; 5500 esuberi sono violenza”

Ilva, Luca Pastorino (LeU): “rinfresco la memoria a Calenda: a febbraio affermava che accordo di programma va rispettato; 5500 esuberi sono violenza.”

Apprendo con preoccupazione l’interruzione delle trattative con Ilva.

Non si può trattare con gente che vuole firmare 5500 lettere di licenziamento, sono violenze che non si devono più accettare.

Il Ministro Calenda lo scorso 22 febbraio affermava in collegamento via Skype con il Ministro Pinotti che l’accordo di programma siglato nel 2005 nella sede della Regione Liguria andava rispettato e difeso.

Negli ultimi giorni la marcia indietro del Ministro, oggi il punto di non ritorno.

L’accordo di programma prevedeva che, a fronte della chiusura dell’attività a caldo dello stabilimento, venisse attuato un percorso di continuità occupazionale e del reddito. E da qui, bisogna ripartire, senza retrocedere di un passo.

Viene il dubbio che quella chiacchierata via Skype con il Ministro Pinotti fosse solo una boutade elettorale, sulle pelle dei lavoratori di Ilva.

In Italia le parole “discontinuità” e “flessibilità” ledono solo i più deboli, privandoli di diritti acquisiti nel tempo con enorme fatica.

Non possiamo continuare ad abbassare la testa, l’urgenza è costruire un piano industriale serio per il Paese.

Luca Pastorino deputato di Liberi e Uguali ed esponente di Possibile