Recovery Fund, da Renzi pericoloso aut aut
Recovery Fund, da Renzi pericoloso aut aut: così non si va lontano
La rassegna aggiornata dei miei comunicati stampa.
Recovery Fund, da Renzi pericoloso aut aut: così non si va lontano
Molte misure sono frutto di un dialogo che c’è stato all’interno della commissione ma di fatto molti di questi accorgimenti sono stati prodotti da un’intesa tra maggioranza e opposizione.
Proprio con il governo è necessario portare avanti il confronto, nei prossimi mesi, sul Recovery fund per definire gli investimenti necessari a rilanciare il Paese dopo la crisi economica innescata dalla pandemia.
Basta con questo gioco al massacro che non indebolisce solo il presidente del Consiglio Conte, o qualche ministro poco amato da Renzi, ma tutti i partiti che compongono la maggioranza.
L’espressione ‘non indispensabile’ mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena e ho subito pensato ai ‘lavoratori necessari’ del film Schindler’s List”.
Colgo l’apertura positiva, nel question time in commissione Finanze alla Camera, da parte del sottosegretario all’Economia Villarosa sull’introduzione di una tassa di scopo ai colossi della web.
L’esecutivo e il Parlamento devono lavorare a una tassa di scopo su queste multinazionali, che guadagnano con la diffusione del Covid-19 e con le restrizioni introdotte per limitare i contagi.
Estendo questo accorato invito al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: nei prossimi Dpcm bisogna considerare gli sforzi compiuti dai titolari delle strutture per l’adeguamento ai protocolli di sicurezza, indicati proprio dal governo sulla base dei suggerimenti del comitato tecnico scientifico”, ha detto, spiegando che nella maggior parte dei casi è stato un impegno economico che ha garantito agli utenti di recarsi in questi centri senza rischio per la salute.
Serve serietà e pragmatismo. E quindi occorre puntare sulla sanità pubblica, senza i costi allucinanti che abbiamo visto nel privato.
Trovo irrispettoso nei confronti della cittadinanza il silenzio assordante della Regione che non ha ancora mosso un dito per accelerare una situazione divenuta insostenibile in un comune così importante del nostro entroterra ligure